Quando si deve installare un impianto di elevazione outdoor, ad esempio nei casi in cui all’interno dell’edificio non c’è spazio sufficiente per il vano ascensore, occorre prevedere anche la realizzazione di una struttura metallica.
Questa struttura è un’opera di carpenteria metallica molto utilizzata in edilizia, facile da assemblare in loco, funzionale, sicura e resistente. Al suo interno viene situata di solito una piattaforma elevatrice, o miniascensore, che permette di raggiungere agevolmente i vari piani.
Di recente, ci è capitato di realizzare una struttura metallica di questo tipo nella zona di Serra de’ Conti, in provincia di Ancona. Il progetto prevedeva l’installazione di una piattaforma elevatrice elettrica esterna, con sbarco in tutti i piani.
La necessità di una struttura metallica autoportante
La maggior parte delle volte la struttura metallica è semplicemente portante, cioè si regge sul basamento che viene realizzato a terra, ma è ancorata come vincolo ai solai dell’abitazione. In alcuni casi più rari, però è necessario che sia autoportante, cioè che si regga da sola, senza che sia vincolata all’edificio.
Questa decisione è presa dall’ingegnere strutturista, in base ad alcuni calcoli che vengono messi in relazione con il fabbricato e il tipo di muratura esistente.
Nel caso di Serra de’ Conti, l’ingegnere ha ritenuto che dovesse essere autoportante. La struttura è stata quindi dotata di un giunto tecnico di collegamento che, nell’eventualità di un evento sismico o di altro genere, ne permetta l’oscillazione evitando al contempo il martellamento con la parete vicina.
Che cos’è il giunto strutturale
Il giunto di collegamento, o giunto strutturale, è una semplice accortezza tecnica. In pratica, si tratta di prevedere in fase di progetto che venga lasciato un certo spazio tra due costruzioni adiacenti.
La distanza minima tra gli edifici è decisa dalla normativa tecnica e viene calcolata prevedendo l’eventuale spostamento delle pareti poste l’una di fronte all’altra a causa di movimenti naturali, come quelli causati dagli eventi sismici o dal vento.
L’obiettivo è evitare che le due costruzioni, sotto l’effetto di tali movimenti orizzontali, urtino tra loro provocando il fenomeno del martellamento strutturale.
Aggiustamenti architettonici
La necessità di una struttura metallica autoportante, con la sua particolare conformazione, comportava che l’intera costruzione fosse molto pesante e non proprio elegante da vedere. Da un punto di vista architettonico, quindi, abbiamo scelto di rivestire il tutto con pannelli in cartongesso da esterno, facendo attenzione che l’estetica fosse armonica con quella del resto del palazzo.
Per evitare che gli sbarchi interni fossero troppo bui, abbiamo poi deciso di realizzare delle finestre per far entrare la luce naturale. Sono stati quindi realizzati dei piccoli pianerottoli di sbarco, i quali hanno consentito di arretrare l’ascensore di circa 500 millimetri, sufficienti per inserire finestre di forma allungata in ogni piano.
In conclusione il nostro progetto, oltre ad aver risolto i problemi strutturali, ha permesso un’ottima integrazione della nuova piattaforma nel contesto architettonico in cui è stata inserita.